Non sporchiamo Juve-Napoli

Avrei voluto celebrare più degnamente il fantastico, meritatissimo record di Buffon (973 minuti, quasi 11 partite, senza subire gol) ma anche una delle migliori interpretazioni di Higuaìn (sembrava Cristiano Ronaldo); avrei voluto parlare di calcio e invece rieccomi (rieccoci) dentro il campo minato delle polemiche arbitrali.

Del resto l’avevo anticipato: stiamo per vivere i due anni più scomodi della nostra storia di appassionati, quelli che ci porteranno dall’errore umano all’arbitro tecnologico; anni di spiazzamenti e disturbi evitabili.

Ieri il migliore di tutti loro non ne ha infilata una. Nel derby, poi: e così la superiorità nettissima della Juve sul Toro è stata messa in discussione. “Regolare il gol di Maxi – scrive la Gazzetta -, graziati Sandro, Bonucci e Glik”. E precisa: “Il Torino rientra in partita grazie a un giusto rigore: Alex Sandro affonda la scivolata su Bruno Peres, sfiora il pallone che però resta giocabile dal granata, steso poi dall’avversario”. Errori, ma meno influenti, anche in Napoli-Genoa: discutibile il fallo di Koulibaly su Cerci nell’azione del secondo gol; in fuorigioco Gabbiadini che assiste El Kaddouri per il 3-1.

“Sul rigore chi decide: Rizzoli o Irrati (assistente di porta)?” si domanda Casarin.

Decida in fretta la moviola, perché non se ne può davvero più.

E’ paradossale la condizione del tifoso juventino: derubato in Champions League (5 episodi-chiave contro, tra Atkinson e Eriksson), favorito quattro giorni dopo: da Marotta a Ventura, da rispetto preteso a rispetto mancato, da non contiamo nulla in Europa a contano troppo in Italia.

Sporcare una sfida come quella tra Juve e Napoli è un delitto.

Ripartiamo da Quagliarella

Torno a Quagliarella, pur se in ritardo. Torno alle sue scuse per quel gol segnato su rigore al San Paolo e alla reazione dei tifosi del Toro che, giustamente imbufaliti, tre giorni dopo gli hanno in qualche modo impedito di scendere in campo (“hai chiuso!”). In altre parole invito a riflettere nuovamente sul dovere dei giocatori di rispettare il presente […]