Viva l’italiana!

Abbiamo giocato e vinto all’italiana: ma si può ancora dire?, per caso qualcuno se ne vergogna?, la cosa imbarazza?

All’italiana 2.0, certo: ma all’italiana. Abbiamo sconfitto il Belgio dei nuovi fenomeni costringendoli a sbattere contro il muro Juve e sfruttando i vuoti e i ritardi di una difesa di pali della luce. Prima della partita d’apertura ci ripetevamo addosso che sarebbe stato bello essere il Leicester (o ancor meglio l’Atletico) di questo Europeo, e Leicester (o Atletico) è stato. Almeno all’esordio.

Una solida difesa, abbiamo, un centrocampo di cursori e poco palleggio e un attacco tra i più poveri di qualità di sempre. Tutto – però – ha girato come speravamo ed è stato 2-0, un 2-0 visto in tv da un italiano su due.

Bonucci su tutti, e poi Chiellini, e Barzagli, e in parte Candreva e Giaccherini. Pellé e Eder sono stati i primi difensori, gli altri hanno lottato con lo spirito giusto e soltanto l’euforia, giustificatissima, può aver autorizzato dei 7 e degli 8 in pagella.

Abbiamo dei difetti e delle qualità, ma se e quando le qualità annullano i difetti si può cominciare a sognare.

“Il risultato migliorerà molte cose” scrive Gianni Mura. “A partire dall’autostima”. Io mi auguro che i nostri continuino a pensarsi più scarsi ma uniti degli altri.

Piedi per terra.