Baggio, Ibra e la morte del Telegraph

Il giornalista del Telegraph che ha stilato la classifica dei 20 giocatori più sopravvalutati della storia voleva innanzitutto provocare una discussione – e c’è riuscito: i vuoti estivi aiutano -, sparare sulla crocerossa Balotelli – primo, naturalmente – e dichiarare un forte antipatia nei confronti del Liverpool: all’undicesimo posto figura Gerrard. Di sicuro aveva anche alzato il gomito: lo dimostra il fatto che in quarta posizione ha piazzato Ibrahimovic e in dodicesima Roberto Baggio, Pallone d’oro e di Platino nel ’93 – cretini tutti? Non sapendo come farne venti, ha completato la lista con Kinkladze, Malouda e Ginola.

Il giornalista del Telegraph che ha stilato questa classifica non può avere più di trentacinque anni e una buona memoria, dal momento che gli “scampioni” più “antichi” dell’elenco sono Asprilla e Valderrama – la storia del football è piena di gente considerata molto più di quel che meritava, ma è anche vero che il telegrafo è ufficialmente morto il 27 gennaio del 2006.

Se il collega mi avesse chiamato, senza troppi sforzi di memoria (mia) gli avrei suggerito altri nomi che dovrebbe conoscere: Ashley Young, Cole, Ferdinand, Guarin, Webb, Reid, Nani, Fellaini, Bojan, Diego, Quaresma, Andy Carroll.

Il giornalista del Telegraph si rimetta al lavoro e cancelli Baggio, Ibra e Gerrard, ma anche Rooney e Lavezzi che nessuno ha mai considerato un fenomeno.

Negli ultimi trent’anni (non vado oltre per non mettere in crisi il Telegraph) soltanto Totti, in Italia, è stato all’altezza di Baggio. L’amico vorrebbe asserire che il calcio italiano è tra i più sopravvalutati della storia?