Perché Giampiero Ventura per il dopo-Conte? Già, perché proprio lui? Salvo imprevisti, sarà il tecnico del Toro il prossimo ct della Nazionale, un 68enne genovese destinato a “durare meno dei dieci anni” indicati da Tavecchio e scelto poiché esperto, tatticamente completo e molto abile nel lavoro sui giovani. In queste ore gli intimi di Ventura – assai gradito a Lotito, oltre che a Lippi – si stanno passando una serie di risposte alla domanda che ho formulato. Ve le trasferisco: sono segnalazioni che si riferiscono alle sue stagioni toriniste, quasi tutti record, grandi, piccoli, piccolissimi:
vittoria a Bologna dopo 33 anni.
Qualificazione in EL dopo 20 anni, chiusura del bilancio +1 dopo 30 anni.
Torino premiato come miglior società della Serie A 2014.
Vittoria a Milano con l’Inter dopo 27 anni
4 vittorie consecutive in Serie A dopo 37 anni.
Primo gol in un derby dopo 13 anni.
Prima vittoria nella storia di una italiana a Bilbao.
Derby vinto dopo 20 anni.
6 giocatori del Toro convocati in Nazionale in un anno: non accadeva 30.
6 punti dopo 2 giornate: non succedeva da 22 anni.
Vittoria sulla Fiorentina dopo 15 anni.
No a 18 milioni offerti per un giocatore: mai successo nella storia del Toro.
10 punti nelle prime 4 partite dopo 22 anni.
Secondi in classifica (temporaneamente) dopo 22 anni.
5 vittorie consecutive in casa dopo 31 anni.
59 punti (2015): non succedeva da 25 anni.
Vittoria a Palermo: non succedeva da 54 anni.
2 titolari Under 21, un capitano: prima volta.
2 vittorie consecutive a Milano: non succedeva da 40 anni.
Salvezza matematica con 6 turni di anticipo per il terzo anno consecutivo: non succedeva da 20 anni.
E aggiungo: cessioni complessive per 150 milioni.
Tante prime volte per un tecnico che i colleghi chiamano “maestro”.