Euro-League, siamo fuori. Di testa

Le nostre simpatiche vigilie danno la misura del nostro calcio. Ieri due squadre italiane giocavano per la finale di Europa League, ma in rete e non solo nella nuova piazza del tifo non si è discusso di calcio, avversari, strategie, soluzioni, ambizioni, paure. Un video, reso pubblico – e in seguito cancellato – da Marco Storari, vice di Buffon, nel quale durante i festeggiamenti nello spogliatoio della Juve per la conquista della finale di Berlino qualcuno urla (o urlerebbe) “Napoli merda!”, è diventato virale alimentando polemiche e dirottando attenzioni e interessi.

Ieri è stato di nuovo Juve contro Napoli, e viceversa, e non – come avrebbe dovuto essere – Napoli contro Dnipro ed eventualmente Fiorentina contro Siviglia.

Ieri tanti tifosi hanno formulato e inseguito opinioni, interventi più o meno dotti e di parte. Non su Boyko o Seleznyov, ma sulla presenza di quell’offesa, la solita irritante offesa, in una serata che avrebbe dovuto essere soltanto di festa: adesso le cose escono anche dalla camera da letto delle squadre.

Poi abbiamo perso sia il Napoli (gol irregolare, e due!) sia la Fiorentina, e dunque la finale di Varsavia, concludendo la serata con attacchi a Benitez, Higuaìn e a “una squadra senza palle”, e con l’amarezza di Montella per i fischi del Franchi: “I tifosi non si rendono conto della dimensione della squadra” ha provato a spiegare “ho trovato uomini veri che hanno dato tutto quello che potevano dare. Resto? Magari mi manda via la società…”.

Diceva Ansaldi: “Offesa imperdonabile, quella di cui si accorge solo il destinatario”.